La Semana Santa

Oggi ha ufficialmente inizio la Settimana Santa. Nonostante il forte periodo di crisi che stiamo vivendo, Margarita ha iniziato a gremirsi di turisti e, fino a Domenica, le spiagge saranno affollate di famiglie e giovani poco più che adolescenti, che festeggeranno il periodo di assenza delle lezioni scolari, trascorrendo in compagnia momenti piacevoli, sorseggiando rum e birra.

La religione ufficiale del Venezuela è cristiana cattolica, nonostante la massiccia presenza di Arabi e Cinesi, e, sull’isola, è molto sentito il culto e la dedizione alla Madonna, nello specifico, a la Virgen del Valle. Io ero abituata a considerare la settimana santa come una sorta di cammino spirituale che trovava il suo culmine nella Pasqua, festa per eccellenza. Qui, al contrario, la Pasqua è semplicemente il giorno che chiude il periodo più importante della Settimana Santa. È così rilevante che il governo l’ha decretato festività nazionale e, da oggi fino a Domenica, imprese private, negozi  e uffici pubblici si asterranno dal lavoro, per riprendere con regolarità lunedì, considerato invece un giorno qualunque.

Cosa si fa durante le festività a Margarita? Non c’è nemmeno da pensarci: che siate fedeli oppure no, qui si va tutti in spiaggia!

Questo però non implica che non possiate partecipare alla vita spirituale di Margarita, che si concentra per lo più la sera, quando si organizzano processioni e preghiere. La settimana antecedente quella Santa, a La Asuncion, capitale dell’isola, ogni giorno le famiglie più devote consegnano alla comunità il proprio Santo. Si tratta di statue che conservano in casa e a cui sono tradizionalmente legate e che si pongono sulla sommità di baldacchini trasportati da uomini per le vie principali. Si dà seguito così alle processioni de Los santicos, i Santini, miniature delle riproduzioni più grandi che si trovano nella Chiesa principale. Essendo statue piccole, si crede che chi debba beneficiarne maggiormente siano i bambini, quindi alla processione partecipano in massa le famiglie con minori. E, credetemi, a Margarita i bambini sono davvero tanti!

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Un piccolo gruppo di trombettisti danno inizio al corteo, suonando per tutta la sera il medesimo motivetto. Dietro alla piccola banda, quattro uomini sostengono un baldacchino in legno, sulla cui sommità, completamente ornato di fiori, si trova il Santino. Quello che vedete in questa foto è ‘Paciencia y Umildad’.

Non si tratta altro che del Cristo, rappresentato in diversi momenti della sua passione. Giunti a un incrocio di quattro vie, il baldacchino si ferma e, dondolandosi lentamente al suono delle trombe, i quattro uomini hanno compito di effettuare un lento giro su se stessi.

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Si chiama ‘Cuarto’, cioè una sorta di benedizione del Santo per le tutte quattro vie, che simboleggiano i quattro punti cardinali: un modo per diffondere la benedizione a tutta la città o, perché no, al mondo intero. Terminata la processione il Santino viene deposto in una cappella del paese e potrà essere riconsegnato alla famiglia di origine solo dopo la Pasqua.

Degno di nota il ragazzino della foto qui sotto: il portantino d’acqua potabile.

Un solo bicchiere per dissetare tutti i bambini presenti alla manifestazione e tanta simpatia per un ragazzino che, prendendo molto seriamente il proprio dovere, vigilava il proprio carretto, imponendo ordine e rispetto del proprio turno. È così che voglio chiudere questo stralcio di vita religiosa. In memoria di quegli occhioni vigili e attenti, voglio ricordare a tutti che solo chi guarda il mondo con gli occhi di un bambino può godere fino in fondo di ciascun istante che la vita ci concede. Perché solo chi sa stupirsi e meravigliarsi come chi vede il mondo per la prima volta, sa assaporare la bellezza della semplicità. Buona Settimana Santa a tutti!