El agua

La vita a Margarita si sta facendo difficile ultimamente. A causa di un fenomeno denominato El Niño, la siccità sta prorompendo in Venezuela e altri stati confinanti. Questo genera scarsità d’acqua nel continente, immaginate nelle isole! Sembra un controsenso che sia proprio l’acqua a mancare in una terra circondata dal mare, ma l’acqua salmastra non è potabile e noi non siamo pesci. A Margarita l’acqua arriva dalla terra ferma attraverso delle condutture sottomarine. Se viaggiate per l’isola non potranno non catturare la vostra attenzione tutti quei recipienti azzurri o verdi posti sulla sommità  dei tetti delle abitazioni. Sono i tanques de agua, raccoglitori di acqua pulita. Prima venivano riempiti quasi giornalmente, poi a giorni alterni, qualche mese fa due giorni a settimana e adesso, è notizia di due gironi fa, l’acqua arriverà ogni ventun giorni.  Sapete cosa vuol dire? Significa che bisogna usarla con molta parsimonia, a volte rinunciando a una doccia o limitando la pulizia di abiti e oggetti. Perfino negli hotel razionano l’acqua, causando disagio e nervosismo tra i turisti in visita sull’isola. Il problema però è grave, soprattutto per chi vive lontano dalle cittadine principali. La scarsità d’acqua innalza il livello di sporcizia, facilita la diffusione di malattie e, per la nostra bella Margarita, il tutto si traduce in forte preoccupazione. Che sia effetto del riscaldamento del pianeta o no, è meglio che teniate in seria considerazione quanto sia controproducente inquinare la Terra. Questo problema per ora affetta solo pochi stati, ma se fosse solo l’inizio di un fenomeno in lenta propagazione? La vita è davvero complicata senz’acqua, ma come ogni cosa che conta davvero, la diamo per scontata fino a quando la sua mancanza ci rivela la sua preziosità…

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